Medianità?

Bevuto il caffè, sul fondo della tazza vidi l’immagine di un anziano con la testa china. Schiena contro schiena con l’anziano c’era l’immagine di una entità caprina (con tanto di corna) anche questa a testa china. Da come la polvere del caffè aveva disegnato ambedue le figure, si capiva che stavano a capo chino come sta il capo di chi ascolta un giudizio interiore o un giudizio superiore, oppure, come chi, nella condizione di inseparabili siamesi, rassegnato. In una macchia d’inchiostro, la testa dell’anziano si rivelò altre due volte. Nel primo caso l’anziano mi apparve all’interno di una figura a testa di leone. Da sola, invece, mentre firmavo una lettera. Allora, usavo firmare le lettere con una penna di vetro. Dato il nominativo dell’associazione (tramite un medium, il segno mi pervenne per scrittura automatica) l’immagine dell’anziano potrebbe anche essere quella di Paolo, l’apostolo. D’altra parte, se con ”per Damasco“, si intende anche la via che si deve percorrere per giungere ad una rivelazione, allora, non è necessariamente detto che quella figura sia di Paolo; può anche essere quella di un qualsiasi filosofo che cerca se stesso e/o i suoi principi. Come so che era un filosofo dal momento che c’è ne saranno stati anche senza barba e con capelli e ci saranno stati anziani con barba e senza capelli ma che non erano filosofi? Infatti. non lo so. Lo penso perché l’immagine me ne ha suggerito l’idea. Quel anziano (che dimostrava circa una settantina d’anni) aveva un naso, che più rincagnato di così, non ne ho visto uno di eguale. Una volta recepita l’immagine e accantonato l’idea di fotografarla, ho lavato la tazza. A dirla tutta, una somiglianza storica con l’Apostolo l’avrei anche: ambedue abbiamo iniziato a capire la vita solo dopo aver incontrato lo spirito che “corrispondeva” alla vita che cercavamo.

DENTRO FUORI OLTRE