Le due intelligenze di F.

“… a me succede una cosa strana. Quando scrivo si mette in moto una parte di me che io non conosco. A volte succede che questa parte scrive cose che non so spiegare. Ho spesso pensato che un qualcosa di me fosse più sviluppato di me. Ho sempre pensato che la mia intelligenza era più intelligente di me. Ecco un esempio lampante: da qualche parte di me ho chiarissimo questo concetto… ma.. non riesco a trovare la strada….”

Analoga faccenda è successa anche a me. Nei primi tempi mi disorientava non poco. Adesso meno, perché credo di aver trovato la strada.

“La nostra intelligenza, è più intelligente, della nostra intelligenza?” Il che vuol dire, che abbiamo due intelligenze?

Certamente, no! Variabili casi del genere succedono solo nelle faccende della schizofrenia o in casi, (veri o presunti che siano) di chi si ritrova ad essere variamente posseduto da una entità spiritica. Direi, invece, che abbiamo due modi di elaborare, intelligentemente, le informazioni. Uno riguarda le informazioni che concernono il nostro reale: la direi, questa, un’intelligenza pratica. L’altro, riguarda le informazioni che concernono il nostro ideale. Anche questa, è un’intelligenza pratica però nel senso che pratica l’elevazione del pensiero. Si può dire, allora, che non è vero, che abbiamo due intelligenze, ma, che il nostro intelletto, scrive, ciò che vede dalle quote in cui si trova. Dalle mancanze in gestione del nostro intelletto nasce il disorientamento da strada persa o non trovata che, da quello che mi dici, patisci ancora.