Di Wojtyla

ANDANDO PER SCALINI

Piuttosto che l’immagine di Dio il “Dio disgustato di Wojtyla!” mi pare la proiettata immagine dell’IO che constata una semina insufficientemente confermata e poco intruppato il suo gregge. Sarebbe ora di smetterla di immaginare Dio secondo una teologia a somiglianza della nostra psicologia. Da questa teofantasia, infatti, non può non risultare che i nostri discorsi su Dio sono il frutto di chi immagina vera la sua idea del Grande, solamente perché sta pensando in grande. La rivelazione di Dio è la vita. Che altro vogliamo da Dio? Vogliamo che ce la gestisca, o siamo alla ricerca di un colpevole senza attenuanti?