ANDANDO PER SCALINI
Nel riprendere il discorso sull’indole della donna che ti è ideale, ti domando: la cerchi dolce perché accogliente, o la cerchi dolce perché passiva? Se per dolcezza intendi passività, è chiaro che la figura che cerchi, più che una donna è un “materasso” per la tua determinazione. Diversamente, se per dolcezza non intendi passività ma accoglienza, quanto puoi determinare presso di lei, prima che ti rifiuti perché sente che la stai facendo diventare un “materasso” per la tua determinazione? I concetti di “dolcezza”, “accoglienza”, “passività”, ” determinazione “, di per sé, sono definizione di assoluto. Ogni assoluto, però, è composto da infinite misure. Così, vi sono infinite dosi di dolcezza, ecc, ecc. Fra tante misure, quale, quella giusta? E’ semplice! La dove si origina dolore, (il rifiuto dell’accoglienza può anche solamente essere la febbre che denuncia il dolore, non, assenza di dolcezza), la dose della determinazione maschile adottata può essere in over. Allora, non la donna che hai, potrebbe non essere sufficientemente dolce, ma, potresti anche chiedergli di accogliere delle pesanti determinazioni. Se in quei casi non le accetta, è sbagliata la tua donna? Forse. Se in quei casi non le accetta sono sbagliate le misure delle determinazioni che adotti presso di lei? Forse. Dove trovare la verità fra voi due? Dove non c’è dolore nella reciproca ragione.