ANDANDO PER SCALINI ^
Pedagogia dell’Amore perché l’Amore permette la Comunione e Pedagogia della Comunione perché la Comunione permette l’Amore. La Pedagogia dell’Amore e della Comunione fra tutti gli stati della vita, intende ausiliare la conformazione dell’essere e la conferma dell’esistere secondo il personale spirito. Indicando ciò che deve essere posto in comunione per poter essere amore, nel contempo indica che cos’è l’amare.
Nella Pedagogia dell’Amore e della Comunione
sono figure l’Immagine del Principio della vita e quella a sua Somiglianza
Natura
Cultura Spirito
Per Natura intendo il corpo della vita comunque formato;
per Cultura, il pensiero della vita comunque concepito;
per Spirito, la forza della vita comunque agita.
Se così è in Basso (nella Somiglianza) così non può non essere in Alto: ne consegue che
Natura
Cultura Spirito
sono stati di principio in ambo le figure.
Per Alto, della vita non intendo lo stato del Principio comunque nominato e/o creduto. Intendo il massimo principio raggiunto dalla nostra capacità di pensiero.
Le corrispondenze
sono relazioni di interdipendenza fra gli stati delle Figure
Comunione, è l’unitaria corrispondenza fra i trinitari stati di
Natura
Cultura Spirito
personali, sociali e, per elevazione culturale, spirituali. Pertanto, uno stato che corrisponde all’altro è uno stato che ama l’altro perché in comunione con l’altro. Indicando ciò che deve essere posto in comunione per poter essere amore, nel contempo indicano che cos’è l’amare. L’Amore, è il principio (naturale quanto soprannaturale) dell’alleanza che permette la Comunione. L’Amore e la Comunione, quindi, ausiliano la conformazione dell’essere e la conferma dell’esistere secondo il personale Spirito. L’amore origina la vita data dalla corrispondenza fra ciò che è in comunione. Le corrispondenze sono le vie che permettono la comunione che permette l’amore.
L’amore è lo stato della corrispondenza di vita
detta dalla comunione fra i suoi unitario _ trinitari stati:
Natura
Cultura e Spirito
personali, sociali, e per elevazione culturale spirituali.
Poiché vita è corrispondenza di stati. ed il Principio il massimo stato della comunione che li permette, ne consegue che il Principio è il massimo stato dell’amore.
Non vi sarebbe Amore detto dalla Comunione fra l’Immagine della vita e la vita a sua Somiglianza (come fra Somiglianza e Somiglianza) se non vi fosse (naturale, culturale e spirituale) un intrinseco patto fra vita e vita quando non fra la vita particolare e la vita universale. La comunione fra gli stati è lo stato della vita che permette l’Alleanza. Non può non esservi Alleanza fra la
Natura del Principio
la sua Cultura e il suo Spirito
e la nostra Natura
la nostra Cultura e il nostro Spirito
essendo la comunione fra gli stati della vita, l’indispensabile legame.
Dove non vi è legame fra stati, vi è errore e/o dolore tanto quanto non vi è legame. In assenza di nessun genere di alleanza, non vi sarebbe cellula a sé prossima, né vita ad altri e/o altro prossima. Ognuno partecipa all’alleanza fra vita e vita (o elevando i concetti fra vita e Vita)
per quello che secondo Natura è
per quello che secondo Cultura sa, per quello che secondo Spirito sente.
Per tale partecipazione, ognuno da, in quello che è, quello che può.
Non può diversamente, se non esaltandosi e/o deprimendosi, ed in ciò
ferire la sua Natura
falsare la sua Cultura alterare il suo Spirito.
Essendo la vita, una trinitario unitaria corrispondenza di stati in tutti e fra tutti i suoi stati, il dissidio, che ne impedisce l’unitario raggiungimento denuncia l’assenza di verità tanto quanto l’impedisce.
Chi pone l’amore prima della verità, ama ciò che sente prima di ciò che sa. Chi ama ciò che sente prima di ciò che sa è principiato dalla passione. La passione ascolta sé stessa. L’amore ascolta la vita.