Sono andato a votare. Nella sezione erano presenti due addetti. Uno degli addetti era una ragazza sui venticinque, capelli lunghi e marrone scuro. L’altro, un giovane sulla trentina, alto e di corporatura robusta. Mi par di ricordarlo portatore di occhiali di montatura nera o quanto meno scura. Questi, accolgono i miei documenti, mi danno le schede e una matita di legno povero e non verniciato, tonda, con la grafite di un tipo che noto non compatto come quelle da falegname, ad esempio. Noto anche che la grafite è di colore grigio. Per l’insieme dei particolari, la credo non copiativa. Espongo il mio dubbio ai due scrutatori. Non sono loro a rispondermi, bensì una signora di una certa età con occhiali, occupata a far non so ben che cosa su di un brogliaccio posto su di un tavolino che stava nell’angolo dell’aula sotto la finestra. Con tono spazientito, al limite della scortesia, alla non risposta dei due addetti la signora mi dice: si, si, è copiativa! Riguardo l’anonima matita e mi dico: sarà! Ne saprà più di me! Verso le 21 e 30 della sera, desiderando rendermi conto della generale situazione sulle votazioni, apro il sito de “la Repubblica” e leggo “Il caso delle matite non copiative.” Il titolo dell’articolo conferma le mie perplessità. Torno al seggio per esporle ma è chiuso. Sia pure per sommi capi le riferisco ad un finanziere alla porta ed al vigile addetto alla sorveglianza del seggio. Capita in quel momento un ufficiale della finanza e gliele dico anche a quello. Finanziere e vigile salgono alle sezioni, parlano con il presidente del seggio (non ero presente al colloquio) e scendono con delle matite. Me le fanno vedere. Sono ottagonali, la grafite è colorata di un viola scuro. Per la lunghezza e con un carattere nero inciso sul legno portano la scritta Ministero degli Interni. Nulla a che vedere con quella di stamattina! Espongo caso e personale certezza anche alla sopraggiunta pattuglia d’intervento del 112. La pattuglia accoglie quanto sostengo ma non può fare altro. Avrei dovuto farli intervenire subito. Capisco le ragioni della pattuglia ma lo stesso presento esposto a chi di competenza. A chi di competenza sottolineo due particolari. Se fossi un qualsiasi genere di provocatore e/o contestatore politico e/o di politica, tutto avrei fatto fuorché primeggiare la risposta di quella signora sulle mie perplessità, e tutto avrei fatto fuorché ritrovarmi davanti ad una sede di voto, ormai a cancello sbarrato. Ben vero che in molti casi e/o situazioni sono ingenuo, ma nelle necessità, non sprovveduto. In fede.
(Mi riferisco a votazioni precedenti)
ANDANDO PER SCALINI