Odio, aver ragione. Dovrei forse gioire del fatto che vi sia dell’errore e/o del dolore in chi mi confronto così che possa dirmi: che bravo e che bello che sei Vitaliano?! Non mi ci vedo come fonte di ragione. Né parziale, né assoluta. Al più, mi vedo come il muro dove lanci la tua palla! Non è del muro il compito di dire il vero o lo sbagliato. Sei tu che te lo devi dire per il fatto che il lancio ti è tornato con angolazione non retta oppure retta. Se la palla ti cade per terra, al massimo ti concedo di dirmi: cazzo! Ogni altra visione di me (da quella di “muro”) non aggiunge nulla alla mia vita. O, meglio, aggiunge solo dello stronzo accumulo della mia già non poca vanità. Orrrrore!!!
ANDANDO PER SCALINI