Sui gradini

Sui gradini della chiesa adiacente alla basilica di s. Zeno (s. Rocco, mi pare) un ragazzo ed una ragazza fumano un cannone che non finiva più! Eravamo verso le 18. Il ragazzo dice qualcosa alla ragazza tirando un po’ la bocca. La ragazza risponde tirando un po’ l’orecchio. Da anni sono perseguitato dai messaggi trasversali di chi incuriosisco, non necessariamente per disprezzare e/o denigrare, devo dire. Fatto sta, che la ragazza mi grida: figo!! Il proverbio insegna che dove c’è fumo c’è anche dell’arrosto. Con questo voglio dire, che forse non sarà stata tutta d’oro quell’affermazione, tuttavia, direi che un forse di giallo luccichio ci può essere stato, quindi, sorrido, accenno con la mano un che di noncurante, e forse, da stronzo, alla ragazza replico: occhio al fumo, invece! Perché mi capita sempre di allontanare le affermazioni a mio riguardo? Una pessimistica valutazione di me stesso? Può essere ma può anche essere che le rifiuto per una chiara visione di me stesso. Non da oggi sostengo che se mi danno dell’imbecille ci trovo più ragioni di quando mi dicono intelligente. E questo, è certamente vero per quanto riguarda la verità  che conosco di me, tuttavia, potrebbe essere certamente falso per quanto conosco della verità. Se consideriamo infatti, che per la gran parte della nostra vita siamo formati dal mondo più che dal nostro, è chiaro che la conoscenza della nostra verità è ben poca parte rispetto alla verità  del mondo che ci è stato culla, casa, viaggio, ecc, ecc. Si può dire, quindi, che i parametri di giudizio, vuoi pro, vuoi contro, non sono altro che del diverso fumo.

ANDANDO PER SCALINI