ANDANDO PER SCALINI
Capita alla vita quello che capita alle case che invecchiano: si scolorano le tinte, si crepano le malte, si corrodono le parti metalliche, quelle lignee, ecc, ecc. Giusto perché non manchi nulla comincia a piovere nelle stanze perché sul tetto si sono rotte delle tegole; danno questo, ben meno sopportabile della rubinetteria che perde, delle crepe, ecc. ecc. A riparare la nostra casa – vita chiamiamo l’impresa edile: la Medicina. L’Impresa ci manda il Medico – muratore. Il Muratore – medico sale sul tetto, verifica la situazione, decide dove, come e quante sono le tegole da cambiare. Mentre scende pensa al lavoro che occorre e alla spesa che prevede. Quanto è sostenibile quella spesa e/o per quanto ancora la Società può sostenerla? Alle domande ne segue un’altra: quanto economicamente pesa sulla casa e sulla società, un medico che se agisce non propriamente rompe magari delle altre tegole oltre che lasciare (sempre magari) le tegole rotte dove e come stanno e per ciò originare delle altre malattie quando non dei peggioramenti di quelle che ci sono e di conseguenza degli altri guadagni per il Muratore e degli altri costi per il proprietario della casa?
Se ogni azione ha una reazione non si sa quanto corrispondente alle intenzioni, quanto ha senso la ristrutturazione di una casa giunta al minimo dell’abitabilità per naturale decadimento? Secondo la Medicina ha senso per quello dovuto ad un antico giuramento: valido sì, all’epoca ma non da rivedere in questa? Secondo la Religione ha senso perché la vita non è nostra perché a dirlo è la Religione che basa il suo potere su affermazioni che non può provare ma non possono essere smentite? Dovremmo quindi lasciar decidere il senso alla Religione anche quando si rivela, a scapito dei Pinocchi come il Gatto complice della sociale Volpe? Naturalmente, se è vero che non dovremmo lasciare la risposta a nessuno dei referenti citati, è anche vero che a nessuno dei referenti citati dovremmo porre domanda di una ristrutturazione fisica, dove sia esclusa ogni possibilità di recupero. Guaio è che la Religione e la Società hanno messo i Pinocchi nella condizione di non poter sfuggire alla Medicina non richiesta se no tradisce il giuramento? Sottomessa alla garrotta del giuramento delle leggi e della religione la vita dei Pinocchi può non tornare ad essere quello che nella sua favola non era restato: materia per far croci, cassa, e casse?