Quando si rivolge ad Israele lo Spirito biblico lo dice sia al maschile (forza spiritualmente e culturalmente determinante), che al femminile: forza spiritualmente e culturalmente accogliente. Con questo non intendo dire che lo Spirito divino ha identità maschile o femminile, ma solo che lo stato della Sua vitalità (Spirito) ha forza carattere determinante e accogliente. Con la differenziazione fra spirito divino e spirito biblico non intendo dire che lo spirito biblico non sia divino, o non possieda stato di divinità. Intendo dire, invece, che lo Spirito del Principio non può scendere dalla sommità della vita a quella di un monte, se non calando sé stesso in un altro stato della vita, ma, pur con tutto quello che può, neanche il Principio può collocare diversamente il Suo principio. Perché mosso da altra condizione (ed per tale condizione messo) non sarebbe sovrano, e neanche assoluto. Dio non è quello che ci fa maggiormente comodo.
DENTRO FUORI OLTRE