Occhio, occhio, c’è un malocchio!

Gli esorcisti hanno bisogno del demonio come la satira ha bisogno di un Berlusconi. Certo è, che ambo i soggetti sono forze che invadono la vita tanto quanto è scissa: vuoi dal dolore nell’esistenza, vuoi dal bisogno di estraneo fascino. Il possesso e/o l’invasione può avvenire per cause che stanno in una parte sconosciuta della mente, oppure, per cause che stanno in un’altra parte della vita. Comunque siano i casi, esorcizza la scissione chi (indipendentemente dal come) ricompone l’identità. Se invasa da fascinazioni comunque motivate, è esorcista uno psichiatra, oppure un’emozione di analoga presa. Se da soggetti di cultura religiosa, direi, necessariamente, un prete. Di fatto, se una casa ha perdite nella parte idraulica mica chiamiamo l’elettricista. Guaio è, che è proprio una cultura religiosa mal vissuta (mal vissuta nel senso di oltre natura e cultura del rispettivo soggetto) che genera dei malfatti da dissociazione. Guaio è che la chiesa semina, si, del grano buono, ma che diventa meno buono, però, dove il campo non idoneamente preparato. Succede anche alla Società, quando fissa delle Norme eguali per ogni umanità. La dove non ci riesce, è causa delle scissioni che poi dice di poter curare, ad esempio, con la medicina e/o con altre norme. Lo stesso fa la chiesa. Questo, perché, sia il Principato che la Religione operano secondo finalità di un potere da esorcizzare nei diversi.

DENTRO FUORI OLTRE