A proposito di Pacs
Cortese signore: Nel concordare con un maggior uso della fantasia raccomandato dalle voci dell’Oltre Tevere a lei e al signor Fassino (senza dimenticare tutti i sostenitori della necessaria regolamentazione degli Uniti di Fatto), al posto di Pacs propongo Simbiosi: vuoi nel senso di Legge Simbiosi che in quello di Contratto di Simbiosi. E’ noto che “symbìosis”, (dal Devoto – Oli, convivenza in greco), significa associazione, stretto rapporto, compenetrazione di elementi diversi. Quali gli elementi diversi? Direi, i socialmente e variamente escluti dalla Società perché variamente non omogeneizzati. Con buona pace delle paure della Chiesa, con Simbiosi non si parlerà più di matrimonio, e con simbiotici, non si parlerà più di sposi. A proposito di Chiesa: una Sua legge Simbiosi potrebbe favorire il rientro dei simbiotici e dei divorziati che al momento, colloca dopo i banchi della preghiera spiritualmente feudale. Nello sperare che per compenetrazione e stretto rapporto di elementi diversi non si pensi a chissà quali orge, ma al diritto – dovere di essere e di favorire la simbiosi con la vita umana e divina, (simbiosi, quindi, anche nel senso di Alleanza), le porgo i miei più cordiali saluti.
DEI TEMPI CHE FURONO