Caro Zeno: ti mando tre domande che avrei fatto all’incontro sull’argomento Pacs. Come sai bene, chi difende argomenti deboli (per quanto legittimi) si ritrova in molti modi sottostimato. Ebbene, al di la di quello che singolarmente perseguiamo per fortificarci, come operare per renderci più digeribili (agli occhi sociali) senza per questo, ovviamente, rinunciare all’orgoglio di essere noi stessi? Se un qualsiasi politicante, cura e/o fa curare la sua immagine sociale da appositi consiglieri (quando non consigliori) perché mai, consigliori a parte, non dovremmo fare lo stesso? Se la ricerca di una più sociale immagine può comportare la velatura di esteriori narcisismi, il Pacs, vale o non vale una messa?
DEI TEMPI CHE FURONO