La presenza

La presenza di ciò che era stato un sacerdote disse che ero stato “provato”. Se per “provato” si intende affaticato da un peso, certamente fu pesante prova il peso del lutto che all’epoca stavo vivendo, ma ”provato” si collega a “sperimentato “. Al caso, da chi fui sperimentato? O, in funzione di chi o di cosa? Nel dormiveglia (non ricordo se fu prima dell’affermazione o nella stessa notte o in quelle seguenti) mi sentii toccare sulla fronte: anche forte. Sembrava che fosse stato fatto o con un dito (se lo era mi sembrò di osso) o comunque sia con un qualcosa di rigido. Subito dopo, sulla nuca sentii uno scappellotto. Hai mai dato uno scappellotto sulla nuca di un tuo amico quando si è comportato da sciocco o in maniera scherzosa ti sta prendendo in giro o ti sta “dicendo” la sua affettuosità? Ecco, l’emozione che ricevetti da quel tocco fu di questo tipo. Non ricordo se sia di Swedemborg l’affermazione, ma pare che sulla nuca si ricevano le emozioni del male. Ne consegue che sulla fronte si ricevono quelle del bene? La manifestazione di quella notte, quindi, potrebbe essere stata un’anonima e benevola presenza che (sempre anonima) una contraria? Mah! 

ps. E’ la giornata dei tagli pesanti, oggi! Li ho fatti anche su questa!

DENTRO FUORI OLTRE