Questi scritti sono soggetti a costante verifica. Quello che si legge oggi, quindi, potrebbe non essere quello che si leggerà domani. Scemate le emozioni (de_scrittrici prevalenti) vedo le stesure con maggior chiarezza. Sono più mille e duecento. Non mi basterà la vita che mi resta per verificarle tutte. La Grammatica, la Sintassi, e la Morfologia, per me, sono degli U.F.O. Agli altri capita di vederli. 🙂 “per Damasco” non intende discutere la ricetta del Principio: la vita. Solo le interpretazioni dei cuochi. Questo pensiero si propone lo scopo di far intendere la vita secondo Spirito: forza e potenza sino dal principio come del Principio comunque nominato e creduto. Il proposito non esclude quelli che credono solamente nei principi della vita secondo vitalità. Per quanto detto, conosce, e può, la strada “per Damasco”, quindi, è esclusivamente culturale.
“per Damasco” non si intromette nella vita di nessuno. Secondo vita, infatti, ognuno attua il suo. “per Damasco” segue la religione di nascita dove esprime principi universali. Segue i particolari solo se non ledono (e/o comunque condizionano e/o strumentalizzano) il personale discernimento. Ognuno, infatti, è via della verità della propria vita. Culturalmente e spiritualmente parlando, ciò non esclude la condivisione con altri pensieri. Lo Spirito di ogni pensiero religioso (comunque fondato e/o si fondi) è divino nell’universale e umano nel particolare. Nel primo caso è Alto. Nel secondo è Basso. In tutti e per tutti i pensieri religiosi e/o sociali, i principi universali del Bene secondo Natura, del Vero secondo Cultura, e del Giusto secondo Spirito, si trovano dove vi è comunione di potenza fra vita e vita e/o (elevando il pensiero) fra vita e Vita. Non si trovano dove fra vita e vita (come in una stessa vita) lo spirito umano è nel dolore. Il dolore è il male naturale e spirituale da errore culturale. Nel dolore, quindi, non può esservi principio di verità, tanto quanto il trinitario stato della vita non vive secondo unità.
Non vive secondo unità quando è scisso
dal Bene nella sua Natura
dal Vero dal Giusto
nella sua Cultura nel suo Spirito
Oltre al suo ideale, Vitaliano_ “per Damasco” ha espresso il suo reale. Per quanto non richiesto, l’ha dovuto perché i piatti del giudizio devono totalmente contenere quanto in giudizio. Solo questo rende libero il discernimento altrui. Indipendentemente dallo stato delle valutazioni, a nessuno è data facoltà di sentenza: questo non esclude l’opinione.
LE MANI IN AVANTI