Addormentato ma non ancora

Sere fa, addormentato ma non ancora, nella mente mi chiama una voce ovattata, lontana, fortemente maschile:

VitalianOOOOoooo

Con lo stesso tono di quella voce rispondo:

ArrivOOOOooo
ArrivOOOOooo

Mi sveglio e inizio a ridere. Quando ci penso lo faccio ancora. La voce che m’ha chiamato non aveva il tono spazientito che si usa con i ritardatari. Più che altro, la chiamata mi è parsa una sorta di promemoria. Della serie: ricordati che devi venire qui. Dal momento che il qui è posto in un Oltre, e che per raggiungere quell’Oltre è necessario lasciare questo, era una premonizione di morte quel messaggio? Il tono della mia risposta invece (del tutto senza punti esclamativi) era di chi (cosciente del suo ritardo) sta dicendo a chi lo chiama: aspetta un attimo: adesso arrivo. Ciò significa che non ho nessuna voglia da trapassi, o che sto facendo aspettare chi mi chiamava perché non ho ancora finito quello che devo fare? I toni delle due voci erano simili. Ne ricavo che ero stato sia il chiamante che il chiamato? Che una parte di me è già nell’Oltre mentre l’altra è ancora in questo? Visto che si può anche dire che si inizia a morire già quando si nasce ne devo ricavare che tutti conteniamo (e quindi siamo) sia questa vita che l’ulteriore anche se non ancora espressa? Ovviamente, sono domande che in questo stato della vita lasciano il tempo che trovano. Di nessuna manifestazioni in medium, infatti, esiste la prova del nove. 

FUORI DENTRO OLTRE