Ci sono famiglie di vita e famiglie di paglia. Anni fa, un ragazzo pavese, militare a Verona, ebbe a dirmi: che problemi ti fai con la donna! Quando è necessario, puoi sempre pensare ad un uomo! Da allora non credo più alla dichiarata eterosessualità, appunto perché non è possibile accertare se tale è, o se invece è una maschera per schifate e/o represse debolezze. Comunque stiano le cose, i favorevoli della Famiglia hanno in mente una costruzione ideale. Una costruzione di quel genere è come Dio: c’è, ma nessuno l’ha mai visto, così, l’eterosessualità politica non può far altro che mostrarci un Fantoccio e sperare con non perda la paglia. Anche se necessaria, per quanto mi riguarda non credo nella Famiglia di marchetta sociale. Credo, invece, nella vita che sa farsi famiglia perché sa farsi carne sociale, indipendentemente dal genere sessuale dei componenti. I politici che sbandierano madri e figli naturali come conferma del loro essere per la vita, a me fanno solo una grande tristezza. Mi succede per tutti i casi di prostituzione.
ANDANDO PER SCALINI