Il Professore A. rileva che nelle scienze dell’Uomo è entrato con forza il termine “femminilizzazione della Società”. La parificazione sociale dei ruoli e dei compiti fra l’uomo e la donna potrebbe comportare (secondo il timore dell’A.) ad una cancellazione biologica delle due figure. Ciò sarebbe una metamorfosi eccessiva, “forse ancora più drammatica di quella cui Franz Kafka sottopone Gregorio Samsa: da uomo a insetto”. Non si allarmi più di tanto il Professore: la Natura è tutt’altro che debole e quella sessuale men che meno. Dovrebbe ben saperlo lui, che cura le negative conseguenze di quella forza su chi non riesce a manifestarla: tanto più gravi quanto più inibita. In tutti i tempi, l’Uomo diventa altro da sé, Tanto quanto non gli si permette di essere quello che è: la sua vita. Se con la sua denuncia il Professore intende sostenere la necessità di ausiliare le metamorfosi della Persona (da non sé stessa e sé stessa) sia la benvenuta, ma, se con la sua denuncia intende sostenere la necessità di rinforzare gli argini della sessualità convenzionale, allora, certamente contribuirà, non alle metamorfosi dell’essere (dal vero non vero al vero) ma a quelle fra essere e ar_restare l’essere.
ANDANDO PER SCALINI