RACCOLTA DAI PENSIERI
DOVE UN ELETTO E’ ^ VITA PROMESSA E’ ^
COSI’ IN ALTO COSI’ IN BASSO
Mi sto chiedendo dove ricavo le ipotesi che le de_scrivo. Mi rispondo che le ricavo dal fatto che per me Israele è un corpo, che tutti i corpi hanno una mente, e che sto ascoltando un corpo e una mente “non per orecchio”. Le risulteranno i perché nella parte conclusiva che le manderò dopo averla letta e riletta almeno altre decine di volte. Quando non l’ho fatto ho scritto de che le robe, ma de chele robe!!! 😦
Con i miei più distinti saluti Vitaliano
Martedì 31 Gennaio del 2023
L’umana necessità di poter contare su una maggior forza e su una maggior potenza può accecare come si racconta di Saulo o disattivare il giudizio nei fortemente coinvolti da cotanto fatto. Per quanto mi riguarda non ho mai sentito il bisogno di maggior forza e di maggior potenza: non di quella di origine spiritica, almeno, che per la naturale mi sono sempre bastate le brioche. Anni che furono, invece, sentii e provai l’irrinunciabile bisogno di poter continuar ad amare chi era andato Oltre. Lo feci perché ero rimasto senza nulla. Chi è pieno della verità dell’amore ama tanto quanto è amato. Non ricevendolo con verità dallo spirito amato in vita, lo cercai dove era andato: nella vita in spirito, prossimo o non prossimo allo Spirito secondo il suo stato di spirito. Sullo stato della vicinanza dello spirito amato con lo Spirito me ne venne più di qualche dubbio. Cominciai così ad allontanarmi. Come sentii man mano lo Spirito è la Forza e la Potenza della Vita in tutti e fra tutti i suoi stati. La mia strada per Damasco, così, iniziò con il proseguo di quella culturale rivelazione: se anche spirituale non saprei dire anche se in certi casi lo penso.
Lo Spirito (con la Natura e la Cultura) è il Terzo stato della vita e l’origine della Forza e della Potenza della vita principiata come anche del Principiante che tutte le religioni dicono secondo il Nome che gli danno e che di questo menano potere e vanto. Pur pensandolo come Terzo stato del Principio come del nostro principio, in vero è assolutamente corrispondente con gli altri due stati della vita: la Natura e la Cultura. Per questo è l’inscindibile Uno. Seguendo le lezioni dello Spirito (sia pure da alunno malcunà come si dice a Verona) ho appreso che lo Spirito è il Principio Assoluto della vita e che essendo Principio Assoluto può originare solamente il suo Assoluto: la vita. La comunicazione con uno spirito è possibile tanto quanto lo stato dei suoi stati è affine allo spirito che riceve la visione. Siccome la vita è uno stato di infiniti stati di vita, così è lo stato dell’affinità. Tolta ogni sovrastruttura comunque culturale e/o comunque religiosa la reciproca affinità fra Mosè e quello spirito si basò, a mio sentire, su un reciproco bisogno: quello di Basso dello spirito Alto e quello di Alto dello spirito Basso. I bisogni di Alto di Mosè sono mostrati e provati da quanto si dice e/o si conosce. I bisogni di quello spirito, invece, sono stati raccontati da chi li ha visti.
Può bastare per saperli dire? Almeno per quanto riguarda i principi, secondo il mio pensiero è possibile. Se pensiamo che quello che è della Somiglianza (il Basso) non può non essere dell’Immagine (l’Alto) se ne ricava che i motivi della vita nello stato Alto non possono esser dissimili da quelli della Somiglianza in Basso. Dall’ipotesi ne segue che l’identità detta dalla forza e dalla potenza dello spirito che si mostrò come Alto, era affine all’identità della forza e della potenza dello spirito in Basso che fu Mosè. Come si possono pensare i motivi del Basso, allora, così si possono almeno pensare i motivi dello spirito, Alto sì, ma non sappiamo quanto come neanche se presso l’Alto o se presso o non presso a qualche Alta somiglianza dell’Alto. Lo Spirito di Dio essendo un Assoluto può essere affine solamente ad un altro assoluto. Siccome non esiste un altro Dio e siccome Mosè non era e non è uno stato di vita assoluto, ne deriva che lo spirito apparso a Mosè non fu quello di Dio. In ragione dell’universale presenza della sua Forza e della Potenza lo Spirito elegge la vita di chi lo elegge sovrano dei propri vissuti: persona o popolo che sia. Si può anche dire, allora, che la Promessa è stata mantenuta, dal Principio, già dal primo confidente (persona o popolo che sia stato o che sia) e che da allora, in nessun stato della vita in cui ha posto la sua Forza e la sua Potenza ha interrotto l’elezione, come neanche ha interrotto quella che riceve da chi l’ha ricevuta.
La reciproca elezione (con altro dire un’Alleanza) ha un solo vincolo: in ragione dello stato di infiniti stati di vita essere vita della Vita. Per altro dire: spiriti dello Spirito. Non succede secondo vita e neanche secondo Spirito dove i Profeti e le Religioni hanno manomesso il Magistero del Paracleto: mediare ciò che sente la Natura (il corpo della vita comunque effigiata) con ciò che conosce la sua Cultura: corpo del pensiero comunque raggiunto. Mi par di sentirla dire: bene_bravo_bis, Vitaliano, ma secondo quale Verità?! Direi, quella detta così: il male è dolore naturale e spirituale da errore culturale, quindi, vi è Verità dove non vi è dolore. Sta pensando che sia troppo semplice? Sarà anche, ma a me pare chiara com’era l’acqua prima che la usassimo per lavarci le mani. Le risparmio la visione di altri intenti.