L’ansia? Un’invasione.

Dell’ansia si può dire che è provocata dal timore di non saper rispondere alle informazioni che un ascoltatore sente in over: vuoi perché lo sono, vuoi perché così le teme. Dell’ansioso si può dire che è chi si ritrova in mezzo a persone che gli parlano contemporaneamente. Non è in alcun modo ansioso chi riesce a contenere e ordinare quanto ascolta. Diventa ansioso chi non ci riesce. Ansioso in modo minore se l’interesse per quelle voci è minore. In modo maggiore se l’interesse per quelle voci è maggiore. Tanto quanto l’ansioso non è in grado di dare risposte a un dato over informativo, e tanto quanto lo si può considerare invaso da influssi non riconosciuti, e quindi, estranei. Sono nemici (gli estranei influssi) se gli portano confusione. Sono amici se la eliminano. Ora, come apriamo la porta di casa agli amici e la lasciamo chiusa per i nemici, così, dovremmo agire nella nostra mente per ogni informazione che non riconosciuta. Nel dosare l’ingresso alle possibile inimicizie (comunque recepite) dosiamo l’ansia.

ANDANDO PER SCALINI