La vita che non pone identificante realtà allo sviluppo dei suoi trinitario unitari principi (diventare quello che gli corrisponde, non, quello che ad altra vita corrisponde) rischia multiformi deliri da onnipotenza come anche da impotenza quanto si umilia perché si svaluta. Tra infiniti casi di edificante eccesso, non si pone identificante realtà chi suona solo qualche nota ma si dice pianista, oppure, chi è pianista ma si crede unico. Tra infiniti casi della svalutazione di sé, chi (pur sapendo suonare) non si avvicina al pianoforte (alla vita) perché teme il giudizio: vuoi il suo, vuoi quello della vita altra.
ANDANDO PER SCALINI