ANDANDO PER SCALINI
Hai presente un caleidoscopio? Da piccoli, quando lo ero io, perlomeno, lo si faceva mettendo della stagnola colorata fra due vetri. Poi si inseriva i due vetri all’interno di un cartone a tubo. Girando quel cannocchiale si componevano delle forme e ci si divertiva ad interpretarle. Anche di una identità si può dire che è un caleidoscopio. Infatti, assume forme diverse in ragione dei punti di vista. A proposito della tua remissività caratteriale nei confronti della donna ti dirò ciò che via – via ho visto nel tuo caleidoscopico essere. Ovviamente, non affermo ciò che è ma solo ciò che vedo. Per quel poco che ho conosciuto di tua madre e di tuo padre, direi che la forza del tuo carattere verso l’uomo e la vita l’hai acquisita dal lato materno, mentre, una certa acquiescenza verso la donna l’hai acquisita dal lato paterno. Se ne convieni, si può dire che sai affermarti presso l’uomo e la vita per l’insegnamento di tua madre, e, non sai dire di no alla donna per l’insegnamento di tuo padre che, non sempre ma in prevalenza, non sapeva dire di no alla donna_madre. Metto la differenza fra la donna – non madre e la donna madre, perché, mi pare, che è alla seconda che non sai dire di no, mentre, sai dire di no alla prima. Cosa che molto probabilmente faceva anche tuo padre. Non sapendo dire di no alla donna – madre, si può anche dire che non sai dire di no a tua madre. Perché? Per il tuo carattere maschile, o perché, non avendola mai trovata, né come aspetto di tuo padre, ne come aspetto di te figlia, la “cerchi” ancora sia come padre che come figlia? Ho messo cerchi fra virgolette, perché cercare una donna è anche cercare il suo aspetto sessuale, ma la sessualità è anche affettività, e, è a questo aspetto della tua ricerca di donna – madre, che ti penso ancora ingrippata. Morale della favola? Non è solo l’influsso di un genitore che devi eliminare, ma, tutti e due! Della serie quando siamo sfigati, siamo sfigati!