Perché muore anzitempo una certa giovinezza? A domanda mi rispondo. Accelera la macchina “vita”, l’impulso della forza (spirito) che diciamo bene a livello naturale, vero a livello culturale e giusto a livello spirituale. L’arresta, l’impulso della forza che diciamo dolore a livello naturale, errore a livello culturale, e male a livello spirituale. L’equa guida è permessa dal compatibile uso dell’accelerazione come dell’arresto. L’uso dei due momenti di guida è compatibile, in ragione delle infinite valutazioni che intercorrono fra la vita del guidatore e quella della sua strada. Non vi è compatibilità di guida nell’uso della sua macchina, quando il guidatore persegue l’accelerazione. Persegue l’accelerazione, chi privilegia il piacere sul sapere. Non vi è compatibilità di guida nell’uso della sua macchina, quando il guidatore persegue l’arresto. Persegue la frenata, chi privilegia il sapere sul piacere. Quando, in ragione delle valutazioni su strada, e meta, vi è idoneo uso dei due momenti di guida, la macchina procede secondo via della vita.
Chi persegue la frenata sull’accelerata ha vita depressa. Chi persegue l’accelerata sulla frenata ha vita esaltata. Non brucia il motore, o non fa morire la macchina, chi gestisce le due emozioni con equilibrio. Usano additivi, quali alcool, droghe, psicofarmaci, (e/o similia ) sia i guidatori esaltati che quelli depressi. Il primi, per assuefazione al piacere, ed i secondi, per dissidio nei confronti della frustrazione. I primi bruciano il motore, ed i secondi, l’ingolfano. A mio avviso, non vi è dedito all’accelerazione (come alla frenata) che non dubiti sulle sue capacità di guida. Non vi è guidatore, quindi, che non si tema, e/o non tema. Quale, la risposta a quel panico in tanta giovinezza? In genere, un ulteriore ricorso ad additivi: alcool, droghe, psicofarmaci, e/o similia. Intelligenza vorrebbe, almeno un ripasso del Codice della Vita. Perché non lo fa, la giovinezza che avrà anche pochi anni ma non per questo è generalmente stupida? A mio avviso, perché il corrente Codice della Vita (quello che dovrebbe insegnare la guida personale, sociale e spirituale) è fermo a quando c’erano altri generi di macchine, altri generi di strade, altri generi di mete. In attesa di un rinnovo di quel Codice, la giovinezza che non sa guidarsi secondo il bene, non può che continuar a guidarsi secondo il suo vero: che se da un lato è ciò che gli può dare precoce piacere, dall’altro è ciò che gli può dare un precoce morire.
ANDANDO PER SCALINI