ANDANDO PER SCALINI
Pur avendolo votato, non sono del P.d.s. Non sono neanche A.N. ex M.S.I. pur avendolo votato (una volta) per rinsaldare la traballante posizione (economica più che ideologica) di un amico di un mio amico. Non sono neanche di “Forza Italia”, sia perché già per nascita faccio parte di quell’augurio, sia perché non amo le faccende ovvie. Non sono neanche Radicale perché, o Pannella non lo capisco più, o rifiuto di capire quello che mi par di capire. Quando esisteva, non ho mai votato D.C. In vero, non ricordo se all’epoca potevo votarla, ma anche potendolo, non l’avrei fatto. Al P.S.I. ho dato la mia fiducia due volte. Se è finito come è finito, mi piacerebbe tanto sapere se sia perché gliel’ho tolta. Non voterò il signor B. I suoi perché sono troppo interessati, e le sue idee mi paiono zebrate: zebrate nel senso che non mi è chiaro se sono bianche ma a linee nere, o se nere ma a linee bianche. Per aiutare la maggioranza a non cadere nella seduzione del potere, voto i partiti in minoranza. Purché non di Destra. Lo faccio, non solo perché sono curioso di vedere dove vanno a parare, ma anche perché trovo giusto contribuire allo sviluppo di nuova vita. Certo! La grillina di ora è fortemente acciaccata. Succede a tutte le forze rinnovatrici di far la fine del grillo della favola non appena si ritrovano a gestire la Rex Pubblica. Sempiterno guaio, avviene perché una parte del popolo crede ancora alle fole raccontate da volponi e da gattoni.