Caro Francesco: oso scriverti una possibile risposta. La questione mi è tornata fra i pensieri durante una breve pausa dal lavoro di ristrutturazione del Blog. Colgo l’occasione per scrivertela, non tanto perché suppongo di sapere quello che pensava Cristo, ma perché rispose proprio non rispondendo. Comincerò dicendoti il luogo della Verità. Il luogo della verità è nella cessazione del dissidio, vuoi fra vita e vita, vuoi fra vita e Vita. Nella cessazione del dissidio subentra la pace. La pace raggiunta, consente alla vita di perpetuare il suo principio (la vita) senza dolore naturale e spirituale e senza errore culturale. Nella pace detta dalla cessazione del dissidio subentra il silenzio. Dove subentra il silenzio la vita vive la sua verità in ragione dello stato di silenzio raggiunto alla cessazione del dissidio. Poiché al principio (e nello stesso Principio) non può esservi dissidio, al principio e nello stesso Principio non può non esservi la Verità detta dal suo stato di silenzio per la raggiunta pace dovuta ad una unità in alcun modo divisa in ciò che è
NATURA
CULTURA SPIRITO
Poiché il Principio della vita è stato di vita Assoluto, non può non essere che Primo, Uno, e Sovrano. Ne consegue, che Prima, Unica, e Sovrana, non può non essere la Verità del Principio. Ammesso il percorso di questo pensiero sulla Verità divina, quanto è adattabile al nostro? Lo è, non per diverso percorso, ma perché umano. Si può dire, allora, che noi siamo nella Verità della vita del Principio, tanto quanto la nostra raggiunge la pace che deriva dal silenzio che segue alla cessazione del dissidio.