Sono scomodamente seduto

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Sono scomodamente seduto al McD. Mi passa davanti. Sta portando una bici che più scassata di così non si può; non che lui sia messo meglio. E’ al telefono. Saprò dopo che sta parlando di lavoro con una ausiliatrice di non so che gruppo o se in proprio. E’ stracotto […]

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Me lo disse

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ “Sei pazzo o sei un genio!” Me lo disse un angelico biondino dall’aria simil prete. Mi capitò nella trattoria dove lavoravo. Fu per caso? Non so, ma ho sempre avuto il sospetto che venne per annusarmi su incarico. La stessa curiosità (sempre anonima) si manifestò (dal Vescovado) al Referente del […]

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Il mondo

ANDANDO PER SCALINI ^ Il mondo non da problemi mi dice l’amico tossicodipendente, e se hai problemi è perché te ne fai tu. Accolgo la sentenza di chi non ha e non si fa problemi se non altro perché li seda più volte al giorno. Diversamente da lui, io li sedo isolandomi, come chi si […]

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Sul piazzale

ANDANDO PER SCALINI ^ Sul piazzale davanti la chiesa di s. Zeno ci sono delle panchine a paletti di ferro. Sono orrende e scomode. Mi ci siedo per fumare una mezza una sigaretta ogni tanto. Lo so che fumare è cretino ma mi è diventato una protesi: suicidaria ma nondimeno protesi. Oltre che guardarmi attorno […]

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Siamo stati

ANDANDO PER SCALINI ^ Siamo stati (l’Amato ed io) ospiti un amico di Merano. Assieme a noi, una banda di sciagurati per un verso e per un altro. Dopo esser saliti per non si sa quanta strada al buio, ci siamo fermati proprio sul dosso di un’alta collina o di un piccolo monte che sia […]

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Ve lo giuro

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Nei tempi di Blogs.it Ve lo giuro: riempite la casa ogni volta apro il PC. Vuoi perché non ho scritto nulla, vuoi perché non ho ancora risposto alle vostre lettere, o ai vostri commenti, anche mi par di sentire la vostra delusione mentre ne uscite quando lo chiudo. Dell’impedimento mi […]

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E intanto

ANDANDO PER SCALINI ^ E intanto il tempo se ne va cantavano ieri sera al Flexo di Padova. Consenzientemente traviato da un amico l’ho accompagnato. Il Flexo è un cruising bar con dark room. Il locale ha qualche pretesa architettonica. Anche riuscita, direi, e comunque sia, ho visto di peggio. L’amico che accompagno va a […]

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Non avevo libro

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Non avevo libro migliore, e mica si può leggere sempre, così, con amici sono andato a ballare. Poca gente. Serata di nebbia. Età? Dalla giovinezza ai geronti. Musica orrenda. Velocissima. Da diarrea con la paura di trovare tutti i cessi occupati. O forse, dati i convulsi in pista, non adatta […]

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Stragi di bauchi

ANDANDO PER SCALINI ^ nelle tane delle volpi. Esco. C’è un cielo che pare celeste veneziano. Sulla panchina davanti la chiesa di s. Zeno sta seduto un srilanka. Sono le tre, quindi, non ha lavoro: ci indovino. Mi sorride. A chi lo fa? Al Finocchio? All’uomo? Ad una speranza che porta la mia faccia? Sorrideva […]

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A causa del lavoro

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ A causa del lavoro mi ritrovo ad esercitare del potere. Non mi piace, mi umilia, è necessario. Necessario, però, non significa che debba essere coartante, anche se, necessariamente, paletto per limiti, ordine per disordini, pedagogia per crescenti, frustratore di avversità quando non di avversari. Il potere di manifesta come “abito” […]

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Gli amati

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Oddio: i fiori di zucca fritti con la pastella! La Cesira me li ha fatti solo una volta. Costavano, ai miei tempi, i fiori di zucca! Ti parlo di 55 anni fa: forse di più! Quale vedova ricorda così tanto un marito? Se devo pensare alla dolcezza di un sentimento, […]

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Di un pinocchio

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Nel campo di un pinocchio trebbia riso amaro Equitalia. Oggi ho ricevuto una raccomandata. Non ho zii d’America, quindi, il soggetto di quella missiva non sarà un’eredità. Sospetto, piuttosto, che sia la raccomandata di una Equitalia che, nonostante le sue pur legittime istanze, viene percepita sempre di più come la […]

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Cesira aveva due sorelle

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Cesira aveva due sorelle: una che non vedeva quasi mai e zia Maria che vedeva di più. Quella che Cesira non vedeva mai aveva marito fruttivendolo e tre figli: due li ricordo bene. Zia Maria abitava alla Lupia (o Luppia) di Saletto di Ospedaletto. Segalina, sempre vestita di nero, disponibile […]

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Con altri Esposti

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Mi vedo ancora mentre, con ad altri Esposti (tutti vocianti) giro attorno alla suora. La vedo ancora: alta, bella, statuaria. Sapeva bene la suora, che lo facevamo con la speranza di avere un qualcosa di extra da mangiare ma faceva finta di non capirlo. Non ricordo il menu del mezzogiorno, […]

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Della zia

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Qui si narra la strana via del passato della zia. Non sapevo perché, ma già all’orfanotrofio di Padova sentivo che in me c’era un qualcosa non andava; non ero un eguale agli altri, infatti, perché (capitava) non mi svegliavo nel mio letto. L’assistente mi strattonava le braccia con spazientita cattiveria, […]

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Chiesi all’Amato

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Chiesi all’Amato: perché mi raccontasse un sacco di balle. Mi rispose: la falsità è sempre stata la mia difesa. Come considero la vitauno stato di infiniti stati di vita, così, anche la follia potrebbe essere uno stato di infiniti stati di falsità per bisogno di difesa. A mio pensare, quindi, […]

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Dove lavoro

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Dove lavoro ci sono condomini senegalesi. Per quel poco che sono giunto a capire di quelli che conosco, fra gli africani sono i più leggeri. Leggeri nel senso che tendono a cogliere di più quello che è nella superficie delle cose. Questo, naturalmente, non vuol dire che al caso non […]

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Alla fine

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Alla fine di un travolgente sentimento resto senza niente. Equitalia, però, non è della stessa idea, così mi porta via parte dei mobili e un salotto che (a rate) avevo comperato a Este. Erano pesanti quelle rate, ma anche all’epoca ero dell’idea che se proprio devo piangere sulle mie disgrazie […]

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Solo senza appigli

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Ero militare quando è mancata mia madre adottiva. Non solo una madre mi è mancata in quel momento. Mi è mancato un passato, avevo mancante il presente, mi mancava il futuro. Correva l’anno, 65/66, mi par di ricordare. Gira che ti rigira, rompi che ti strarompi, sono riuscito a trovare […]

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Ad un blogger

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Ad un blogger che mi stava chiedendo dove ero finito ho risposto – da nessuna parte –  Mi sono solamente ritirato da questa. Le cause? Di prevalenza, il silenzio dell’emozione; e se quella tace, parla solo una capacità di scrivere, ed io, mica sono uno scrittore! Tacerà a lungo o […]

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Causa lavori

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Causa lavori di sterro ci sono un futtìo di buche lungo la parte iniziale di B.go Milano, così, nel tornare a casa dal discount dove faccio la spesa percorro il marciapiedi in bicicletta. Verso di me viene un romeno sulla quarantina ma con fisicità senza alcuna ruggine. Chissà come cavolo […]

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Nella giornata di domenica

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Nella giornata di domenica 9 cm. la consegnataria si scusa per avermi portato del purè: è stato un disguido, mi dice. Che sarà mai, gli dico! Indovini cosa mi hanno portato di contorno, oggi? Mi hanno portato del purè. Ora, è lecito o non lecito chiedersi se quelli che preparano […]

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Tachicardia

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Tachicardia, mal di testa, e quanto non mi piaceva mi hanno fatto cessare la presenza al centro vincenziano. Troverò da fare altrove. Se non lo troverò, vorrà dire che la mia strada non può percorrere che sé stessa e buona notte al secchio! Non l’ho mica bucato io!

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Quando la luna è rossa

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Una delle sorelle di mia madre abitava vicino a Este in un paesetto in mezzo ai campi. Aveva marito e tre figli. Ad uno (banditesco il sorriso) stavo particolarmente simpatico. Anche se non mi mancavano le intuizioni (o desideri in albore) non provai quanto particolarmente: ero pur sempre un ragazzino. […]

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Potrei anche dire

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Potrei anche dire che ho sofferto la povertà da quando sono nato se non prima. Prima, perché certamente l’ho sofferta in quella della madre biologica che ho avuto (erano tempi di guerra) ed anche dopo perché (tempi di guerra o no) povera lo è sempre stata la madre adottiva. Nel […]

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Non pochi anni fa

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Non pochi anni fa ero alla porta di un gayoso bar vicino alla Bra. Con l’intento di entrare, un giovane si avvicina scheccando non poco. Non mi pare il caso, gli dico, sia perché Verona è quello che è, sia perché è meglio “non smarassare el can che dorme”, cioè, […]

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Sto mangiando

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Sto mangiando na’ roba che chiamano formaggio. Sto pensando ad A. T’ho appena scritto che è piattola per il mio spirito. Più di una volta gli ho detto di uscire dalla mia vita, non dal tuo blog, come gli è piaciuto pensare. Potrei anche essere l’ultimo degli scalzacani, ma, sulle […]

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Cara Luisa

NEGLI ANNI CHE FURONO ^ Cara Luisa: oggi, mi sono detto che il lavoro è come l’eternità: ci sarà anche dopo di me. Così, ho dato quattro link agli sciacquini che mi sono rimasti, e sono tornato a casa. Avevo un qualcosa d’incompiuto nella mente, a tuo riguardo, così, sei stata il mio primo pensiero […]

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Collegio

NEGLI ANNI CHE FURONO ^ Collegio: in età da terza elementare. Assieme ad altri ripetevo il prete che recitava il rosario. Sono di fronte ad una specie di grotta. Non mi ricordo se simil Betlemme, o Lourdes. Naturalmente, sono in fondo alla fila. C’era l’immagine del volto di Cristo, in quella grotta. Era illuminata. Da […]

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Amico mio

NEGLI ANNI CHE FURONO ^ Amico mio, dopo la morte dell’Amato temo di essere diventato schizofrenico. Forse lo ero anche prima ma non me ero mai reso conto. Certamente non lo sono in senso patologico (almeno penso) ma (sia pure per inscindibili intenti, modi, emozioni, azioni) certamente per il mio essere unito e nel contempo […]

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Ero

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Ero di indubbia ignoranza ma di chiaro istinto, così, non subii alcun genere di trauma quando, in Collegio, fui desiderato da un prete. I traumi iniziarono quando la cosa venne a conoscenza degli altri preti. Il prete amante fu avvertito di star più attento ed io mi sentii isolato. Avevo […]

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Gli uomini

NEGLI ANNI CHE FURONO ^ “Gli uomini dovrebbero prendersi le proprie responsabilità… anziché fare i vigliacchi e poi puntare il dito contro gli dei dell’Olimpo.” Sono assolutamente d’accordo! Potrei anche convenire, o perlomeno convivere anche con altre tue idee del post – commento, ma come faccio a prenderle in mano se me le hai lordate […]

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Fra parola e ragione

NEGLI ANNI CHE FURONO – Fra parola e ragione, non sempre il verbo amare è corrispondente. Così, può capitarmi che il cuore debba confortare la ragione o che la ragione debba confortare il cuore. Per tali conforti, però, è come se vivessi in una costante fase di lutto. In genere, insufficientemente curata dalla mediazione, (nei […]

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Nonostante

NEGLI ANNI CHE FURONO Nonostante siano passati quaranta e passa anni fa (adesso settanta) ricordo ancora in modo vivissimo i miei istinti sessuali di bambino. A casa del patrigno, abitavo a Solesino, all’epoca. Dovevo fare la prima elementare ma mi rifiutavo di andare a scuola. Solo timidezza, o paura che gli altri capissero la diversa […]

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Quando vengo impoverito

NEGLI ANNI CHE FURONO Quando vengo impoverito anche della mia voglia d’amare divento distruttivo, ma, si può far crollare un tempio solo per schiacciare qualche filisteo? No. Non si può. Mi difendo (e difendo il tempio, allora) ritirandomi nella mia realtà. In quella, aspetto che passi la piena. Solo per questo non ho ancora risposto […]

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Sono passati

NEGLI ANNI CHE FURONO Sono passati degli anni dal suo trapasso, ma, tuttora, Don Ottorino ha un posto particolare nei miei ricordi. Era parroco ai Filippini. Gli parlai dei miei problemi di pecorella che si sentiva non poco nera. Mi guardava e mi diceva: lassa fare a Lu! Per Don Ottorino, in qualsiasi caso “ghe […]

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Ho appena sbranato

NEGLI ANNI CHE FURONO Ho appena sbranato il quarto panino con mortadella. Non male il cabernet che si è fatto sangue. Sotto la finestra passa il presepe. Lo sento isolato dall’emozione che mi sussurra è cosa buona e giusta. Con un amico siamo andati per le vie della città vecchia. Cosa non perdono i turisti, […]

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Non ricordo

NEGLI ANNI CHE FURONO Non ricordo se mi sia stato più semplice togliermi gli abiti, o togliermi i precedenti pensieri. Certamente sono stato aiutato dall’abitudine di abbassare la luce delle lampade nella stanza, e la luce della verità nella mente. Sai bene, che troppa luce offende gli occhi, e troppa verità allontana la capacità di […]

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Ho trovato un bastardino

Ho trovato un bastardino. Piccolo. Di indefinibile colore. Inutilmente lavato. Ai lati del naso (marroncino) porta, con estrema vanità, un enorme paio di baffi! Fra l’ex Alpino, ed il Granatiere. Lungo il petto, per chi sa quale funzione, una striscia giallastra. Quando mi guarda, par diventare persino strabico dalla gioia. Se lo accarezzo guaisce dal […]

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Caro Vit

NEGLI ANNI CHE FURONO – LEGGO – PENSO – INDIRIZZO Caro Vit, la tua lettera è così densa di emozioni, lacerazioni e stridore che mi ha fatto venire mal di testa. Stiamo parlando di una cosetta insidiosissima! Siamo davvero sicuri di poterlo fare con lucidità? Dalla superficie delle tue parole si intravede una voragine nera […]

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E’ venerdì!

NEGLI ANNI CHE FURONO E’ venerdì! Come al solito colazione al giardino e in ritardo più del solito. Di fronte a me un’altra panchina. Tre pensionati tubano sotto una torrida luce. Sulla panchina alla mia destra, in piena ombra, stanziali, due extracomunitari. Non hanno l’aria di essere gravati dalle preoccupazioni conseguenti la precarietà nel vivere. […]

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Un giovane di Destra

NEGLI ANNI CHE FURONO ^ Un giovane di Destra ci frequentava, noi, gruppo di amici con infinite sfumature di femmininità come di virilità. Non andava a donne, non andava a uomini (stava assieme a una donna che ha preferito una donna) ma non era di animo cattivo, così l’abbiamo accolto come si accoglie un amico. […]

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Sono andato in banca

NEGLI ANNI CHE FURONO ^ Sono andato in banca a controllare una spesa. A Marta (simpaticissima sirena nel suo ruolo) dico che ormai la memoria sta andando a ramengo, e che porti pazienza se, al caso, si sentirà rivolgere delle domande già fatte. Uscendo, saluto lei e la collega commentando così la mia mnemonica situazione: […]

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Dragando

NEGLI ANNI CHE FURONO ^ Dragando lungo le rive dell’Adige trovo una borsa con dentro una patente. Ligio al dovere la porto in Questura. Mi fanno attendere più di un ora. Quando giunge la borseggiata capisco perché. La borseggiata riconosce che non sono il borseggiatore. Mi domando come si può pensare che un borseggiatore sia […]

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Per deviazione dell’acqua

Per andare al lavoro passo davanti la chiesa di s. Zeno. Specialmente nei festivi, sul marciapiede della strada che porta alla piazza della chiesa si siede una zingara. Saluta. Ricambio il saluto. Si aspetta un’offerta. Non la faccio: odio far la carità: mi umilia. Se mi dicesse: regalami una spesa lo farei. Mi costerebbe più […]

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Sono in ferie

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Sono in ferie, signor Direttore. Lascio il cantiere alla responsabilità degli operai.  Al proposito, credo di essere una buona guida perché sono riuscito a formare anche di quelli, che per via di lingua italiana glieli raccomando. Dei tanti che nel tempo ho fatto assumere, nessuno di loro si è qualitativamente […]

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Mi è mancato

Mi è mancato l’Amato nel Febbraio del 91. Da allora, non sono più riuscito a pulir la casa. Non per questo non ho trovato chi la puliva per me, ovviamente, però, le recenti economie da pensionato (precarie perché non mi è ancora arrivata la pensione) m’hanno riproposto la questione: te la devi pulire e non […]

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Posato il giornale

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Posato il giornale che abitualmente vado a leggere sulle panchine davanti alla chiesa di s. Zeno stavo dando del pane ai colombi. Nel silenzio mentale che riesco ad ottenere quando voglio allontanare i dissidi, improvviso, mi invade un pensiero: “vegliate, perché non sapete quando arriva”. L’affermazione fa parte della narrazione […]

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Mi siedo

DEGLI ANNI CHE FURONO ^ Mi siedo su una panchina antistante la stazione. Sono le 23. Si alza un grosso vociare nordafricano. Vedo il gruppo. Uno di loro si avvicina a una donna e gli urla qualcosa. Quella risponde per le rime. L’insieme della figura di quella donna e l’uomo che conosce mi fa pensare […]

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