DISCORSI SULLA MEDIANITà

Il male può fingere il bene molto bene tanto quanto è male. Il che vuol dire che il male può essere maggiore dove maggiore la rivelazione. Se vera l’ipotesi (e la credo vera) chi c’era sul Sinai con Mosè? Nella grotta con il Profeta? Nella rivelazione a Saulo e in tutti gli altri casi, prossimi o no? C’erano quelli che hanno detto di essere, o ci sono quelli che hanno potuto dichiararlo perché di impossibile accertamento? La fiducia e/o la fede (che pure è necessario tramite di medianità) non può essere considerata una prova di verità. Al più, la prova di una fede indistinguibile dalla credulità. Per l’impossibilità di verifica, un credo che si basi anche sullo spiritismo è destinato ad essere deviante, tanto quanto (volente o nolente) fa passare l’animo dalla fede sul Principio alla fede e/o alla credulità su della vita principiata.

Per altro dire: dai valori del Principio (il Bene, il Vero, il Giusto) ai valori principiati da della vita principiata. Comunque motivato e/o spiegato, e/o giustificato, l’aspetto prodigioso di qualsiasi manifestazione spiritica è dimostrazione di potenza, ma non necessariamente di verità. Lo spirito umano o sovrumano che non è cosciente dell’errore (propagazione del falso) è esente dalla colpa ma non esente dalla responsabilità per il dolo provocato alla verità.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: